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Chiacchiere del Maestro Iginio Massari
Questo Carnevale del 2020 è stato davvero un Carnevale strano… Nel senso che il Carnevale non c’è proprio stato! Per chi leggerà la ricetta in tempo reale, la motivazione sarà chiara… tuttavia spero che, presto, tutti noi dimenticheremo questo periodo, in cui ogni starnuto ci ha fatto pensare ad una malattia molto più seria… il famigerato Corona-virus. Non voglio sembrare una che minimizza ma credo che, come spesso accade, “In media stat Virtus”. Nel senso che non mi piacciono le esagerazioni da nessuna delle due parti tuttavia ritengo che il clima terroristico, tale da indurre a cancellare ogni festa o sfilata di carnevale, almeno nel nord Italia, sia stato un…
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Il Pandoro… The Revenge!
Due giorni fa ho scritto un articolo sul pandoro…. Terminava dicendo: “non è detto che non ci riprovi…” In realtà vi stavo mentendo, perchè ci avevo già riprovato! Sicuramente vi starete chiedendo “sarà meglio questa ricetta o la precedente?” Non ve lo dico… vi invito a leggere l’altro articolo dove spiego tutto quello che mi ha spinto ad accanirmi sul povero Pandoro qui… Poi provatele entrambe e fatemi sapere. Io posso solo dirvi che questa ricetta, ri-bilanciata da me, con l’aiuto di un amico pasticcere bravissimo (grazie Daniele Marchitiello!) è molto più vecchia della precedente, provenendo dalla prima edizione di Cresci, scritta dal maestro Achille Zoia insieme al maestro Iginio Massari.…
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Il Pandoro… Finalmente!
Ovvero: come ti modifico la ricetta del maestro Armando Palmieri (non me ne voglia Maestro, la scongiuro!) perché, finalmente, il pandoro sappia di pandoro! Io sono testarda. Non mi arrendo facilmente. Se esiste un problema, un enigma o anche solo un indovinello, io non dormo finché non l’ho risolto. Peccato che il mio enigma, questa volta, non abbia nessuna base matematica o linguistica su cui ragionare: come si può trovare, infatti, la composizione esatta di una ricetta e del relativo aroma che, dal lontano 1894, è rimasta assolutamente top-secret? Parlo del pandoro, ovviamente, che nacque alla fine del novecento da una tradizione natalizia della città di Verona. Un tempo, infatti,…
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Gnocchi di Zucca con Burro Nocciola e Salvia
Io adoro gli gnocchi. Mia figlia Gio adora gli gnocchi. Luigi adora gli gnocchi. Mio padre, mia madre, i miei fratelli, i figli dei miei fratelli, i miei zii, i miei suoceri… adorano gli gnocchi… Risultato: quando voglio che gli occhi di tutti si illuminino, alla vista del piatto che hanno davanti, non posso sbagliarmi. Li preparo! Li ho provati in tanti modi, conditi con sughi elaborati o semplicissimi, fatti di patate (ineguagliabili secondo me), di pane, di ricotta, di semolino, di castagne, di spinaci, con uovo, senza uovo, con farina, con fecola, piccoli, minuscoli, grandi, grandissimi… una lista infinita! Ma un posto d’onore meritano gli gnocchi di zucca. Di…
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Panettone Quattro Stagioni di Rolando Morandin
Oggi è il primo giorno di Febbraio e nevica. Nevica copiosamente… Nevica talmente che hanno chiuso le scuole e dalla finestra della mia mansarda penetra una luce ovattata, grigia ma brillante. Appena mi sono alzata, ho riempito di legna la mia stufa in maiolica e pensato di passare la giornata accoccolata sul divano a leggere, con una bella tazza di tè fumante. Ma… Ma, mi ricordo che, più o meno inconsciamente, il mio lievito madre era stato rinfrescato ieri sera, dopo essere stato un paio di giorni fuori dal frigo. E allora… guardo il divano. Poi guardo il lievito, bello gonfio, che galleggia nel suo vaso di vetro. Divano. Impasto.…
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La Canditura secondo Rolando Morandin
E se vi dicessi che io, fino a tre anni fa, i canditi che trovavo nel panettone li scartavo o, peggio, li sputavo con eleganza, senza farmi vedere, voi mi credereste? Giuro che è la verità . Trovarmi tra i denti un cubetto dal sapore amarognolo e dalla consistenza po’ secca era per me, a dir poco, fastidioso. Tuttavia, nella vita, solo gli stolti non cambiano mai idea. In questo caso l’inversione di rotta è stata repentina ed il merito va tutto ad un grande Maestro e Uomo: Rolando Morandin. Non solo un professionista eccelso ma una persona generosa, disponibile, attenta, altruista… Come ogni maestro dovrebbe essere. L’ho conosciuto poco più…
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Normandy Apple Bread ovvero Pane alle Mele di Normandia
Ho voluto che il mio primo post fosse un pane. L’ho voluto perché per me “il pane” rappresenta una sfida. Un po’ come lo è stata la decisione di creare questo mio Diario di Cucina Pop. Il pane è il mio tallone d’Achille e realizzarne uno, proprio per iniziare, poteva rivelarsi una mossa azzardata. Ma a me piacciono le sfide e, soprattutto, amo le scelte inusuali. Così, quando su Instagram, mi sono apparse le foto di un pane meraviglioso dalla crosta vigorosa e con delle deliziose fettine di mela all’interno, sono partita alla ricerca per tentare di imitarlo! Non è una ricetta molto conosciuta in Italia e i siti che…