Estratto di Vaniglia a Caldo
Sono stata inattiva per mesi, perdonatemi! In uno dei prossimi articoli vi racconterò perché, lo giuro 😉
Stasera però vi devo inondare di ricette e suggerimenti, perché Natale si avvicina sempre più ed io voglio lasciarvi in dono delle piccole preparazioni accessorie che, ne sono sicura, vi torneranno spesso molto utili.
Siete pronti: partiamo con la prima!
Estratto di vaniglia a caldo.
Inizio con il ringraziare Dario Bressanini autore del blog Scienze in Cucina, che mi ha spiegato con chiarezza scientifica come fare. E chi mi conosce sa che io ho bisogno di capire prima di eseguire. Trovate il suo procedimento qui http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/12/16/le-ricette-scientifiche-lestratto-veloce-di-vaniglia/
Appena ho letto il suo articolo ho capito che questo estratto era fatto per me! so che alcuni temono l’alcool perché pensano possa rallentare o inibire la lievitazione ma le quantità in gioco con l’estratto, ve lo posso assicurare, sono ininfluenti a tale problema.
Il profumo di questo estratto è inebriante e non ha nulla da invidiare a quelli in commercio.. anzi…
L’unico problema è che per scaldare l’alcool avrete bisogno di un termometro a sonda per NON SUPERARE ASSOLUTAMENTE i 75° e che dovrete scaldare l’estratto in un pentolino il cui diametro sia ampiamente superiore al diametro del fuoco sul quale andremo a scaldarlo. Il tutto per evitare anche il più remoto pericolo di combustione.
Per il resto è talmente facile e veloce che quasi mi vergogno a scriverlo!
Aggiornamento di dicembre 2020: da poco ho scoperto il roner.. E, se l’avete, qui è il caso di usarlo!
INGREDIENTI
- 5 bacche di vaniglia
- 80 g alcool alimentare
- 80 g acqua
oppure
- 5 bacche di vaniglia
- 160 g vodka 40 vol.
- iniziamo con il lasciare in ammollo in poca acqua calda addizionata dal 5% di alcool o di vodka le bacche intere per almeno un’ora e, al massimo, 24 ore.
- Trascorso il tempo asciughiamo le bacche, poi con un coltellino affilato apriamole a metà e con un altro coltellino con la punta arrotondata invece ne preleviamo tutta la polpa ed i semi. Grazie all’ammollo le bacche saranno gonfie e morbidissime.
- Mettiamo man mano quanto preleviamo in una bottiglietta (meglio se scura) o in vasetto di vetro tipo Bormioli, aggiungiamo anche i baccelli tagliati a pezzi di circa un cm e mezzo.
- In un pentolino versiamo l’alcool allungato con l’acqua oppure la vodka. Quest’ultima può sostituire la miscela di acqua e alcool in quanto ha un sapore molto neutro e ha una gradazione alcolica molto simile. Scaldiamo con ENORME ATTENZIONE perchè la fiamma NON lambisca le pareti del recipiente. Arriviamo a 75 gradi NON DI PIU’ e spegnamo la fiamma quindi versiamo con cautela nella bottiglietta o vasetto. Chiudiamo subito.
- ora possiamo semplicemente far raffreddare scuotendo di tanto in tanto oppure, di gran lunga preferibile. possiamo immergere il recipiente di vetro in una pentola piena di acqua a 60/70 gradi e lasciarlo immerso tutta la giornata, scaldando nuovamente l’acqua di tanto in tanto. In questo modo l’estratto procederà più spedito e, cosa ancor più importante, il calore sarà in grado di far maturare alcuni aromi che un’estrazione a freddo non è in grado di esaltare. Se poi possedete un roner per la cbt, immergete completamente la bottiglietta ben chiusa in acqua e lasciate per 18 ore a 64 gradi voi intanto dimenticatevene 🙂
- è pronto dopo una settimana ma un periodo maggiore lo rende ancora più profumato.
Et Voilà ! c’est prêt 🙂